Questa mattina, leggendo Il cappotto di Astrakan¯, di Piero Chiara, mi sono imbattuto in questo passaggio:
"Andare a Parigi, era a quell'epoca, ed è stato sempre, come darsi a un mestiere, a una professione o a un corso di studi. Vivere in quella gran città voleva dire imparare, capire il mondo, fiutare il vento. L'avervi passato qualche anno e magari soltanto qualche mese, poteva dare gloria per tutta la vita anche a un tipo qualunque, solo che avesse saputo raccontare le sue gesta, immancabili, perchè nessuno poteva vivere a Parigi senza capitare dentro casi e vicende degne di venir raccontate¯".
Mi ha ricordato molto in nostro essere stranieri a Barcellona. Quanti racconti e quante storie ci porteremo dietro ? Come e quante volte racconteremo di questi anni in Spagna ? Li rimpiangeremo ? Li idealizzeremo ?
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