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Lavoro a Barcellona in tempo di crisi
Di Massi (del 26/02/2009 @ 10:41:41, in Lavoro a Barcellona, linkato 32784 volte)
Penso sia arrivato il momento di affrontare seriamente questo tema, senza troppi giri di parole: a Barcellona non si riesce più a trovare lavoro.

La crisi sta colpendo duramente tutta la Spagna e Barcellona ovviamente non ne è rimasta indenne, anzi. La spagna è la nazione europea con la maggior percentuale di disoccupazione (intorno al 14%, con previsioni dicrescita fino al 20%) e la Catalunya sembra essere la regione più colpita ( fonte La Vanguardia ).

Mi ricordo qualche anno fa, appena arrivato: era tutto un fermento di call center, di aziende multinazionali, di imprese "guiri" e agenzie di lavoro interinale. Nel giro di un paio di settimane era possibile incontrare un lavoro sufficientemente dignitoso per iniziare la propria esperienza Catalana con ragionevole tranquillità.

Oggi invece,non si muove niente.I call center hanno chiuso, stanno chiudendo o hanno bloccato le assunzioni. Le multinazionali che una volta investivano a Barcellona, si stanno spostando in altri paesi più economici e altrettanto validi, le agenze interinali non hanno committenti e i siti tipo infojobs riciclano continuamente le stesse offerte, per giunta prese d'assalto da centinaia e centinaia di candidature. Di conseguenza, anche i lavori tipo cameriere, barista, commessa etc. etc. diventano difficili da trovare, dato che molte persone, in attesa di tempi migliori, si riversano verso questo tipo di attività.

In questo periodo chi il lavoro ce l'ha se lo tiene stretto, chi lo perde ha difficoltà enormi per trovarne un altro. E questo vale per gli Spagnoli, per i Catalani e, molto di più, per noi Italiani.

Purtroppo, ragazzi, Barcellona non è più l'alternativa al precariato italiano: non si può più venire a Barcellona per trovare in poco tempo un lavoro dignitoso in un call center o simili. Bisogna capire che venendo in questo momento, si rischia seriamente di passare mesi senza lavoro, per poi tornarsene a casa con meno soldi di prima.

In questo momento mi chiedo ancora di più qual'è il valore aggiunto che può portare un Italiano a Barcellona, o perlomeno quale può essere il valore aggiunto PERCEPITO da un eventuale datore di lavoro... la lingua ormai non lo è più da un pezzo.

Il mio consiglio? Se in Italia avete un lavoro, cercate di non lasciarlo! E provate ad arrivare qui con un qualcosa in mano. Altrimenti prendete seriamente in considerazione la possibilità concreta di non trovare niente e farvi una bella vacanza.