Di seguito tutti gli interventi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
Questa mattina mi sono reso conto che il prossimo 2 Novembre suonerà a Barcellona, presso la solita Sala Bikini , il mitico Vinicio Capossela...uno dei miei cantanti Italiani favoriti. Ovviamente andrò...mi sono già preso l'ultimo album dal titolo Ovunque Proteggi (purtroppo non l'ho ancora ascoltato...ma provvederò entro Giovedì prossimo, per essere pronto a cantare tutto! ). Pensando al concerto, ho riflettuto sul fatto che oamai Barcellona ha tanti cittadini italiani quanto una piccola città di provincia (siamo in 40.000): inizia a crearsi una sorta di "infrastruttura" per Italiani: cantanti che vengono in tour, ristoranti italiani, associazioni culturali italiane, film in versione originale italiana etc. etc. Non mi sembra una cosa cattiva... vabbè che io sono un caso a parte (gli amici chiamano casa mia "L'Ambasciata"), però non è male poter fruire, di tanto in tanto, delle cose di casa propria...nonostante siamo a diverse migliaia di chilometri dal nostro paese ! Nel frattempo, pasteggio a tortellini giovanni rana freschi, con salsa ai funghi !!
Se penso a Barcellona, penso al Rosso... non un rosso qualsiasi, ma il rosso Barcellona. Quella particolare tonalitá di Rosso dell'illuminazione dei locali del Born, del Carpe Diem, della Fiandra, dei negozietti dall'odore di incenso, dell'Ambar, dei baretti di Raval, del tramonto sulla cattedrale e sul mare.
Non ho invece un colore per Roma...strano.
Mamma mia quanto tempo è passato dal mio ultimo intervento degno di nota... Che dire, queste ultime settimane, nonostante la mia famosa pigrizia, sono stato preso da mille attivitá non sempre piacevoli di cui non voglio parlare qui.
Ovviamente ci sono state anche situazioni divertenti, tra cui la serata anni '80 di sabato scorso alla Cueva...davvero bella (peccato che i vicini a un certo punto abbiano iniziato a lamentarsi della musica troppo alta).
Eccoil flyer per dare un'idera.

Con gli altri ragazzi, abbiamo deciso di organizzare una nottata per la Befana, prendendo in affitto un capannone a Poble Nou: questa volta niente lamenti dei vicini per una serata in pompa magna.
Il programma di massima è il seguente:
- Aperitivo free
- Teatro
- Musica dal Vivo
- Discoteca
...il tutto fino all'alba ! Ovviamente consumazioni Low Price !!
...è solo che ho un milione e mezzo di cose, quindi non posso scrivere troppo sul blog.
Spero, questo finesettimana di poter tornare attivo !!
Ho appena finito di leggere questo articolo: http://www.dweb.repubblica.it/dweb/2006/05/06/attualita/attualita/052bes49852.html
E' bellissimo come riesce a racchiudere il perchè vivere a Barcellona. Vi consiglio di leggerlo.
Ne riporto un passaggio (lunghetto):
Se sei un'artista di strada lì trovi dodici compagnie e un festival del "nuovo circo". Se suoni ci sono le scuole migliori di jazz e di flamenco, se studi economia c'è un'università privata dove danno borse di studio vere, di quelle che ti consentono di vivere. Se scrivi c'è silenzio, se hai voglia di dimenticare ci sono posti che si mangiano i pensieri. È bello intorno a te. Da quando ci sono state le Olimpiadi c'è persino di nuovo il mare: un depuratore al largo, un po' di sabbia vera e pulita ("la spiaggia non è un posacenere, non spegnere qui le cicche", dicono i cartelli), piste ciclabili per arrivarci e la gente che nella pausa pranzo, da aprile a novembre, prende un telo e va sul mare. Due tapas nel baretto sulla spiaggia, pan con tomate prosciutto e calamari, una birra corretta al succo di limone: sette euro, se scegli il posto giusto. Se fai sport c'è un campo ogni isolato, se vuoi tifare ci sono - calcio, tennis, moto, macchine - i campioni del mondo. E poi, nel piccolissimo, proprio nel dettaglio: i taxi si fermano con una mano in ogni angolo, costano da due euro e quaranta in su per gli spostamenti in centro. I mezzi pubblici - treni e metrò - ti portano dappertutto. C'è sempre il sole, piove due settimane (forse) a febbraio. A capodanno capita di cenare all'aperto. Al porto c'è una libreria di romanzi noir dove ti danno anche un piatto di riso - ci passi la serata. A los Encantes, il mercato dell'usato, arredi casa meglio che da Ikea, e con meno. Le case in affitto costano un terzo che a Roma, un quinto che a Milano. L'aria, sui marciapiedi del centro, profuma di Heno de Pravia, la colonia delle frizioni da bagno con cui si fa toilette la mattina. I marciapiedi sono fatti di mattonelle a fiori, agli angoli c'è sempre una fontana, a ogni incrocio una panchina. Se manca un albero nei filari per strada c'è una targhetta per terra che dice: "lo pianteremo il giorno tale all'ora tale" - uno può anche non crederci, ma l'idea che qualcuno abbia mandato qualcun altro a piantare quella targhetta per terra un po' rassicura sul grado di civiltà del luogo. Il catalano non è facile ma si impara in fretta, il castigliano è una musica. Ci sono parole come desencuentro, basterebbe questo. Le corride non si fanno quasi più, praticamente più. La mattina ci si alza un'ora dopo, la sera si va a letto quando si decide di farlo, volendo anche no. Se sei una donna è quasi quasi un pregio. A noi fa ridere, ma in Catalogna hanno concepito le lavatrici che funzionano solo a turno: non può attivarle due volte la stessa mano, una volta lui una volta lei. La Generalitat fa indagini per sapere quanti padri sappiano il numero di scarpe dei propri figli e gli orari di rientro pomeridiano a scuola: censura esplicita per chi non sa. Lasciamo perdere le leggi per l'uguaglianza di genere, se ne è detto molto. Poi ci sono quelle che ti consentono di fare la tua vita se stai con un uomo, con una donna, con un coe-taneo, un vecchio, un bambino. Stratosfera, vista da qui. Qui i leader della sinistra continuano a dire "non faremo come Zapatero", non l'hanno voluto in campagna elettorale perché temevano che facesse l'effetto di Che Guevara a vederlo da vicino. A Barcellona, ultimamente, il problema principale è stato quello di vietare che la notte chi aveva bisogno facesse pipì per strada. Il sindaco ha pubblicato una lettera sui giornali: "Gentili concittadini, la città è la vostra, è la nostra. Siete a casa, fate come fareste a casa". Se vuoi comprare un litro di latte o un pacchetto di sigarette ci sono alimentari e bar aperti di notte a meno di un chilometro. Se hai dimenticato le chiavi arriva il fabbro a cambiare la serratura in mezz'ora: venti euro. Se nasce qualcuno fanno una festa, se muore qualcuno fanno una festa più grande. Se vuoi un vestito per il matrimonio ti chiedono di che colore: rosso? verde? D'altra parte loro hanno Almodóvar, noi abbiamo Moretti. Poi, ovvio: non sono solo rose e fiori. Anche a Barcellona c'è chi resta indietro, anche lì c'è chi ha molto e chi molto meno. È una grande città, ha grandi periferie, grandi solitudini, grandi disuguaglianze. Però è più facile vivere dove la pratica è in marcia verso la teoria che ci deve essere un posto per tutti. Dove non c'è un tribunale permanente giudicante sull'altrui moralità. Dove anche la tragedia, se la guardi bene, ha una vena di allegria. Dove il destino è scritto, sì, ma poi ciascuno ci mette qualcosa per scrivere una parte del suo. Si sta più comodi, si sta più diritti. C'è vento, circolano l'aria e i pensieri. Si sta meglio.
Purtroppo l'intervista su Repubblica TV in programma qualche giorno fa, non è stata più fatta.
Un pò più tardi dell'ora prefissata, mi chiama una signora della redazione per informarmi che, per ragioni di palinsesto, l'intervista era annullata... Peccato.... Comunque la trasmissione, al link che vi avevo passato l'altro giono, è andata in onda...ed è stata pure interessante. L'unico neo è stata la solita intervista a Fabio Volo il quale, non appena si parla di Spagna/Barcellona, salta fuori in qualitá di grande esperto in questioni iberiche.
Capiamoci, a me Fabio Volo sta simpatico, ho letto i suoi libri ed ho visto i suoi film. Il problema non è lui...sono i giornalisti che lo trattano da guru.
Signori giornalisti...cercate di capire una cosa:
1. Fabio Volo non è mai uscito dalle rotte turistiche Barrio Gotico/Rambla/Spiaggia di Barceloneta
2. Fabio Volo è rimasto a Barcellona solamente per pochi mesi
3. Fabio Volo viveva in una situazione leggermente privilegiata, considerando che:
- Era qui per condurre uno show per MTV, pagato da MTV
- Viveva in un attico della Madonna al centro, con una terrazza che dominava l'intera cittá
- Non doveva alzarsi la mattina e lavorare per due lire cercando di arrivare a fine mese
- Era costantemente circondato da personaggi simpatici trovati dalla produzione dello show
- Invitava persone del tipo Arbore, Fankie Hi-Energy etc. etc. a casa per cena, con una strafica come aiuto cuoca !
Detto questo, confermo che Fabio è simpatico e che la sua trasmissione era godibilissima...però basta intervistarlo ogni volta che si parla di Spagna !!
Oggi mi ha chiamato un'amica Italiana. giornalista, chiedendomi di partecipare, domani, a un programma di RepubblicaTV. Mi faranno un'intervista chiedendomi il perchè della mia scelta di vivere in Spagna e, in particolare, a Barcellona... Bella domanda...difficile dare una risposta: non posso rispondere semplicemente "il lavoro"... in realtà avevo deciso di partire, licenziandomi dall'azienda precedente, prima di trovare la posizione attuale (che poi l'ho trovato prima di arrivare è un altro discorso). Nemmeno posso dire che l'ho fatto perchè Barcellona è una città divertente... di tutto il divertimento offerto sfrutterò sì e no il 5% Boh... forse l'ho fatto semplicemente perchè mi piace sentirmi straniero tra stranieri... fare una cena e sentir parlare 5 lingue diverse...inorgoglirmi pensando che questa comunità europea la sto creando un pò anche io. Forse perchè Barcellona è il posto in cui debbo stare, ora. Così...senza una ragione apparente. In ogni caso, chi è interessato al programma lo trova in streaming a questo indirizzo: http://repubblicaradio.repubblica.it/home_page.phpalle 10:00 di mattina.
Non so com'è la situazione in Italia, nei vari megastore Feltrinelli o Ricordi (mi sembra che ora siano la stessa cosa), ma l'altro giorno sono stato da FNAC per cercare un libro (Escursioni in Catalunya...che non ho trovato perchè non ricordavo bene il titolo) e sono capitato "casualmente" nel reparto CD e Videogiochi. Sono rimasto stupito dalla quantità e dalla qualità delle offerte speciali che ho trovato: sono riuscito a tornare a casa con:
- David Bowie - The Platinum Collection
- Il meglio dei Cure
- Freelancer - 1 Videogioco vecchio un paio di anni ma comunque molto bello
spendendo solamente 21 euro !! Incredibile. Considerate che erano anni che non compravo niente di originale... A questo punto, a costo di sembrare banale, mi viene da dire: ben venga la musica e il software originale a questi prezzi !! Chiaro che tra il CD del Marocchino sottocasa e il pezzo originale per pochi euro in più compro l'originale...ma se pensano che io spenda 25 euro per un CD, si sbagliano di grosso... Spero che cambino un pò le cose e che le case discografiche aprano gli occhi: la musica scaricata da internet non si ferma a suon di denuncie, ma con prezzi giusti e convenienti ! Avrei potuto benissimo scaricare le stesse cose ma, per quella cifra, mi sembrava più corretto comprare tutto originale (per non parlare ovviamente del piacere della copertina, il libretto e la stampa sul CD)....e come me avranno fatto migliaia di persone !
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