Di seguito tutti gli interventi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
Vi giro un annuncio che mi ha inviato una mia amica. Conosco l'appartamento e garantisco :)
SI AFFITTANO DUE STANZE A PARTIRE DAL PRIMO APRILE
L’appartamento si trova in Avinguda Meridiana, fermata della metro Sagrera (linea rossa e blu), a 5 minuti dalla fermata.
È un appartamento abbastanza nuovo e grande, composto da 3 stanze, una cucina abitabile con annessa lavanderia/ripostiglio, un salotto grande con 2 divani, un tavolo grande, tv, balcone e un bagno.
Le stanze che si affittano sono interne (danno sul cosiddetto “patio interior”) ed hanno letto (una ha 2 letti), comodino, scrivania, libreria e armadio.
L’appartamento non da sulla Meridiana, ma su un parco, quindi è abbastanza tranquillo.
L’affitto è di 322 euro al mese, spese escluse (luce, acqua, gas). Ci sono anche telefono fisso e Internet, e anche queste sono spese a parte.
Se sei interessato, puoi chiamare al numero 671338606 o scrivere una mail all’indirizzo russo.ste chiocciola gmail.com.
Penso sia arrivato il momento di affrontare seriamente questo tema, senza troppi giri di parole: a Barcellona non si riesce più a trovare lavoro. La crisi sta colpendo duramente tutta la Spagna e Barcellona ovviamente non ne è rimasta indenne, anzi. La spagna è la nazione europea con la maggior percentuale di disoccupazione (intorno al 14%, con previsioni dicrescita fino al 20%) e la Catalunya sembra essere la regione più colpita ( fonte La Vanguardia ). Mi ricordo qualche anno fa, appena arrivato: era tutto un fermento di call center, di aziende multinazionali, di imprese "guiri" e agenzie di lavoro interinale. Nel giro di un paio di settimane era possibile incontrare un lavoro sufficientemente dignitoso per iniziare la propria esperienza Catalana con ragionevole tranquillità. Oggi invece,non si muove niente.I call center hanno chiuso, stanno chiudendo o hanno bloccato le assunzioni. Le multinazionali che una volta investivano a Barcellona, si stanno spostando in altri paesi più economici e altrettanto validi, le agenze interinali non hanno committenti e i siti tipo infojobs riciclano continuamente le stesse offerte, per giunta prese d'assalto da centinaia e centinaia di candidature. Di conseguenza, anche i lavori tipo cameriere, barista, commessa etc. etc. diventano difficili da trovare, dato che molte persone, in attesa di tempi migliori, si riversano verso questo tipo di attività. In questo periodo chi il lavoro ce l'ha se lo tiene stretto, chi lo perde ha difficoltà enormi per trovarne un altro. E questo vale per gli Spagnoli, per i Catalani e, molto di più, per noi Italiani. Purtroppo, ragazzi, Barcellona non è più l'alternativa al precariato italiano: non si può più venire a Barcellona per trovare in poco tempo un lavoro dignitoso in un call center o simili. Bisogna capire che venendo in questo momento, si rischia seriamente di passare mesi senza lavoro, per poi tornarsene a casa con meno soldi di prima. In questo momento mi chiedo ancora di più qual'è il valore aggiunto che può portare un Italiano a Barcellona, o perlomeno quale può essere il valore aggiunto PERCEPITO da un eventuale datore di lavoro... la lingua ormai non lo è più da un pezzo. Il mio consiglio? Se in Italia avete un lavoro, cercate di non lasciarlo! E provate ad arrivare qui con un qualcosa in mano. Altrimenti prendete seriamente in considerazione la possibilità concreta di non trovare niente e farvi una bella vacanza.
Non so se già siete al corrente che Daniele Silvestri verrà il giorno 17 Febbraio a Barcellona per un concerto nella sala Bikini. Ho appena parlato via mail con gli organizzatori e ci hanno offerto la possibilità di comprare entrate al 50% di sconto: 9€ invece di 18€... non male ! La promozione è attiva da domani e per comprare i biglietti occorre chiamare il 902101212 di Tel-Entrada della Caixa Catalunya e dire la parola chiave ITALIANO BARCELONA per approfittare dello sconto. La promozione è valida per le prime 100 chiamate. io sicuramente vado!!!!
Questa volta sfrutto un pò il blog per motivi di famiglia. Mia sorella (anche lei vive a Barcellona) sta affittando 2 stanze del suo appartamento in Gracia.
L'annuncio è valido fino alla fine di Febbraio (poi lascierà l'appartamento) e le stanze possono essere affittate per settimane o per tutto il mese di Febbraio. Il prezzo dipenderà dalla lunghezza della permanenza, quindi meglio se chiedete direttamente a lei.
La casa è molto carina ed accogliente, completamente arredata, piena di luce e in una strada molto tranquilla. Le stanze hanno entrambe il letto matrimoniale
Se vi interessa, mandatele una mail all'indirizzo crilla_c CHIOCCIOLA hotmail.com
Buon anno a tutti !! Apro questo 2009 riportando un articolo pubblicato dal Periodico, in cui si analizzano i motivi per cui noi italiani veniamo a vivere a Barcellona e perchè questa città è diventata così comune tra le destinazioni preferite per noi italiani. L'articolo che riporto cita anche il nostro blog e alcuni frammenti di una lunga chiaccherata che ho avuto modo di fare con il giornalista Antonio Baquero.
Los italianos son ya el segundo colectivo extranjero en BCN
Como un imán cuyo magnetismo arrastra a través del Mediterráneo, Barcelona ha ido atrayendo desde hace cinco años, en una cadencia tan intensa como sostenida, a más y más italianos arribados no para hacer turismo, sino para instalarse y hacer su vida en la capital catalana. Tantos han sido los recién llegados del país transalpino, que esa comunidad ya supone el segundo colectivo extranjero en Barcelona. Si se mantiene el ritmo de crecimiento actual, que es del 16%, en dos años será el más numeroso en la ciudad. Según datos del ayuntamiento, en la ciudad residen 21.655 personas de nacionalidad italiana. Ese número solo lo supera el colectivo ecuatoriano, con 23.863 personas. Hoy, en Barcelona habitan más italianos que marroquís, rumanos, paquistanís, bolivianos o argentinos. En toda la provincia hay 35.014 italianos, y en Catalunya, 43.678.
TENDENCIA DISTINTA Además, en Barcelona se rompe la tendencia del resto de España, donde la mitad de residentes con pasaporte italiano proceden de países como Argentina o Uruguay y han conseguido esa nacionalidad por ser hijos o nietos de emigrantes italianos. En cambio, en la capital catalana, el 60% de los residentes con pasaporte italiano son nacidos en ese país, según su cónsul en Barcelona, Pietro de Martin. Este movimiento demográfico lo protagonizan los denominados neolaureati, jóvenes recién licenciados en universidades italianas. "En la juventud italiana se ha consolidado la percepción de Barcelona como sociedad dinámica, abierta y con buenas oportunidades laborales", señala el diplomático, que destaca el desembarco de una amplia panoplia de profesionales intelectuales como arquitectos, médicos o científicos. Prueba de ello es el éxito de la web www.italianiabarcellona.com, dirigida a italianos que viven o piensan vivir en la capital catalana y que dan consejos para obtener la tarjeta de residencia, encontrar trabajo o buscar piso. Massimiliano, autor de la iniciativa, enumera los factores que explican el poder de atracción de Barcelona. "Esta ciudad tiene, para muchos italianos, sobre todo jóvenes, la imagen de ser una urbe abierta, cosmopolita y que garantiza la fiesta. Eso hace que, una vez que se licencian, vengan a vivir aquí. El primer objetivo es residir en Barcelona. De hecho, para muchos, buscar trabajo es solo la manera de financiar su intención de vivir en la ciudad".
PROGRAMA DE LA MTV Massimiliano destaca la enorme influencia que tuvo un espacio televisivo a la hora de poner en marcha el mito Barcelona entre los jóvenes italianos. "Era un programa de la MTV que se llamaba Italo Spagnolo. Se hacía desde un ático en el Born y el presentador explicaba la vida en Barcelona. Fue un éxito alucinante", cuenta. Durante años, la presencia en la ciudad de centros de llamadas de decenas de multinacionales hizo que los italianos recién llegados encontraran empleo fácilmente. "Ahora, en cambio --añade Massimiliano--, hay tantos italianos en Barcelona que no basta con hablar italiano para lograr un empleo. Hay que venir con más capacitación profesional". Valentina Natale, una joven napolitana licenciada en periodismo cultural y con una tesis en sociología de la comunicación, es una de los cientos de neolaureati llegados estos años. "Ahora en cualquier sitio oyes hablar italiano", cuenta, y afirma satisfecha que Barcelona ha cumplido sus expectativas. Esta joven distingue dos tipos de recién llegados: "Hay quien llega con un proyecto claro de trabajo o estudio. En cambio, muchos otros, sobre todo aquellos que son del sur de Italia, donde las cosas están mal, vienen a la aventura, a ver qué encuentran aquí". La situación política ha llevado a muchos italianos a trasladarse a España, un país culturalmente cercano y que perciben como un oasis de libertad. "Son muchos los italianos que están hartos de la política de su país y que ven en España un lugar más libre", explica un periodista italiano residente en Barcelona. "Por no hablar de los gais, que aquí pueden acogerse a unas leyes más libres mientras que Italia deben soportar la presión de la Iglesia", añade.
Trovate l'articolo originale a questo link e tutti i commenti relativi a quest'altro indirizzo. L'articolo è stato ripreso anche dal Corriere della Sera su questa pagina. Inoltre, se vi interessa, vi consiglio di dare un'occhiata anche a questo articolo qui: contiene alcune esperienze di prima mano di altri "Italiani a Barcellona". mi farebbe piacere leggere i vostri commenti a proposito.
Ho ricevuto qualche tempo fa una mail in cui un nostro lettore chiedeva informazioni su come stipulare un PACS a Barcellona e mi sono accorto che, sebbene sia un tema molto importante per molte persone, non è mai stato affrontato su questo blog. Purtroppo non posso dare nessuna informazione, dato che non ho mai avuto modo di informarmi, però magari qualcuno di voi ne sa qualcosa e ha voglia di aiutare Alessandro (il nostro lettore) ?
Pubblico la sua email e vediamo che mi succede!
Ciao, sono Alessandro, ti rubo solo un minuto per chiederti una cosa. Premetto che, per quanto mi piacerebbe, sono fuori tempo massimo per pensare di trasferirmi, ma ogni tanto, quando posso, faccio un salto a Barcellona per qualche giorno, ho bisogno di respirare la sua aria. Ciò per cui ti disturbo è questo: sarò a Barcellona dal 28.12 al 04.01, e mi chiedevo se fosse possibile in quei giorni "celebrare" il PACS (o come si chiama lì) tra me e la mia compagna, secondo la legge catalana e/o spagnola; naturalmente in Italia (questo nostro disgraziato declinante Paese!) non avrebbe alcun valore ma ce l'avrebbe per noi, come coppia e anche "politicamente" ci farebbe sentire almeno un po' cittadini europei (civili e progrediti come in Italia non ci si può più sentire). Hai qualche informazione da darmi al riguardo? Sai a chi dovrei indirizzare la richiesta? Tempo fa avevo inviato una mail (in inglese) alla sede barcellonese del governo catalano, ma non mi hanno risposto, chissà a quale ufficio l'ho indirizzata, credo che non sia mai giunta nelle mani di qualcuno adatto a darmi un briciolo di risposta, oppure se ne sono fregati semplicemente. Per inquadrare la questione ti aggiungo qualche breve informazione: io e la mia compagna stiamo insieme da più di vent'anni, abbiamo una figlia di dodici anni, io sono presidente di una cooperativa e la mia "morosa" è insegnante, questo per dire che il nostro desiderio è serio, non siamo ragazzini che vedono Barcellona come il posto della vita notturna e della sregolatezza. Spero che potrai darmi (e ne avrai voglia) qualche informazione, in ogni caso grazie dell'attenzione. Ciao.
Voglio riallacciarmi a questo post per riportare un mail che ho appena ricevuto. Faccio un minimo di premessa per inquadrare la situazione: una mia amica, insieme ad altra gente, aveva organizzato una serata dal titolo "Noche Beat". Onestamente, non ho capito assolutamente di cosa si trattasse: immagino una delle classiche iniziative artistiche/intellettuali/festaiole tipiche di qui (e lo dico senza ironia, anzi !!). La serata avrebbe dovuto svolgersi in uno dei tanti "spazi" della citta in cui cultura, arte e festa spesso si mischiano (o si mischiavano, nella vecchia Barcellona) : la Noia 'n Blau (purtroppo non sono mai stato, ma dal sito sembra un posto simpatico). Ebbene, a meno di 24 dall'invito ricevo la seguente mail. La riporto integralmente per farvi vedere qual'è la percezione di molti di noi residenti a Barcellona e invitarvi a riflettere attentamente sui motivi per cui volete trasferirvi a Barcellona. Pues... en menos de 24h despuès de enviaros la invitación os escribo con la triste noticia de que postergamos la noche beat... El Noia N´Blau - como muchos otros garitos de Barcelona donde aún se puede disfrutar de algo parecido a arte alternativo - viene sufriendo desde hace rato la mala onda de los vecinos - los mimos que han acabado con la famosa La Paloma... - y se tiene de cerrar por un par de semanas (o eso esperamos). Barcelona, la ciudad cartón mascarada de espacio creativo, se parece cada vez más a la película de Woody Allen en que el dueño del Marsella es simpatico y en la calle Robadors no hay prostitutas... La Rambla del Raval se llena gradualmente de hoteles (varias estrellas) y restaurantes "pijo-cool". Si te pasa por la cabeza reunir más de 20 amigos en un bar en que no te dejes el monedero limpio o no pagues 15 euros por la entrada, buena suerte amigo... Si los llevas a casa, te llaman los mossos... No suban la música, salgan de las calles, no se senten en las plazas, prohibido beber en la vias públicas. Si eres un guiri en tour turístico no pasa nada porque al fin y al cabo es de eso que vive la ciudad: Barcelona, el parque temático de diversiones. Ole Ole. Apuntemonos a clases de alemán y vayamonos todos a Berlín.insomma... un'altro esemprio di "Regole di Convivenza Civile". Io i vicini li capisco pure, ma le alternative quali sono ? Oppure va bene così e Barcellona è destinata a trasformarsi in una sorta di Disneyland del Mediterraneo ? Sangria, Flamenco, Gaudì e Casinò ? La mail continua con la raccomandazione di un libro, "Odio Barcelona" che mi ha incuriosito (probabilmente oggi lo compro). Se volete saperne di più, questo è il link alla scheda sul sito della casa editrice
Oggi mi fa piacere proporvi il sito creato da alcuni colleghi Italiani a Barcellona: www.italiansinbarcelona.comCome giustamente scritto nella Home Page del sito, gli italiani a Barcellona si dividono, fondamentalmente, in 3 categorie:
- I turisti
- Gli italiani appena arrivati
- Gli italiani a Barcellona da lungo tempo e oramai integrati
Ebbene, il sito Italiansinbarcelona si rivolge proprio al terzo gruppo di Italiani: l'idea è quella di creare un forum di professionisti stabilmente residenti a Barcellona e i requisiti per l'iscrizione sono:
- Essere Italiano
- Lavorare a Barcellona da almeno un anno
- Avere un profilo completo ed aggiornato su linkedin
Sfrutto queste pagine per fare un pò di pubblicità a una bella serata organizzata dalla Cueva (Carrer del Angel 12 - metro Fontana) il prossimo Sabato 27 Settembre. Il programma è il seguente: Ore 22:00 Trio Chikiboom: Un trio femminile che proponre un repertorio jazz anni '40 e '30. Molto particolari e divertenti. Trovate il loro sito myspace a questo indirizzo: http://www.myspace.com/eltriochikiboom Ore 22:30 Pete Ross: cantautore Australiano presenta il suo nuovo disco "Six Strings Suicide" Ore 23:00 Parrukka night con le prosposte musicali del sottoscritto. Principalmente musica anni 80 e 70 con alcune proposte new wave funky...e poi si vedrà. ...ammetto che il Flyer l'ho riciclato da una serata che dovevamo fare ma poi è saltata.
Un dei temi caldi del sito, sia tra i post ed i commenti del blog che tra le pagine del forum è, ovviamente, il discorso affitti e ricerca di una stanza. Da quando i prezzi delle case in vendita hanno iniziato a scendere (purtroppo non tanto in picchiata come spererei), gli affitti hanno iniziato a salire. Se qualche anno era fa era possibile ancora, tramite fonti "poco battute" affittare qualcosa di decente intorno ai 600/700 euro, ora il minimo per un appartamento (non parlo di monolocali) è intorno agli 750/1000 euro... Rimane però il fatto che chi viene deve passare attraverso tutte le fasi di cui parlavamo nella guida, tra cui l'immancabile stanza in piso condiviso. A proposito di stanze condivise, non so se avete fatto caso che la maggior parte degli appartamenti di Barcellona (ma sospetto che sia lo stesso in tutta Spagna) hanno una struttura molto simile: perpendicolari alla strada, salone e stanza "padronale" (quella grande) rivolti verso l'esterno, altre due stanzette, una media e una sfigata interne, bagno, cucina e corridoio. Questo tipo di struttura costringe a un vero e proprio "cursus honorum delle stanze": Livello 1: appena entrati Stanza sfigata. Interiore, poca luce, piccola e spesso maleodorante. L'inquilino arrivato prima di voi sta nella seconda stanza (quella media) e il padrone di casa (ossia, l'intestatario del contratto d'affitto) nella stanza padronale Livello 2: dopo un pò di mesiSe siete riusciti a resistere nella stanzetta, non avete litigato con nessuno degli altri inquilini e il padrone di casa non vi ha ritenuto "incompatibili" con il suo stile di vita, può succedere che l'inquilino della stanza media se ne vada (magari si fidanza, magari si affitta casa per conto suo, magari torna a casa). A quel punto voi, anche a costo di pagare qualcosa in più, prenderete il suo posto, lasciando la stanza sfigata al prossimo inquilino in fila. Livello 3: la stanza padronaleLa stanza padronale merita un discorso a parte. Come dicevo prima, nel 99% dei casi, è occupata dal padrone di casa, ovvero l'intestatario del contratto (che a sua volta subaffitta le altre stanze meno "nobili"). E' l'unica dell'appartamente ad essere spaziosa, luminosa, profumata etc. etc. Nella maggio parte dei casi, l'unica maniera per impossessarvi di questa stanza è affittare una casa per conto vostro ed eventualmente iniziare a subaffittare. Ed ora un pò la dolenti verità sugli affitti delle stanze: normalmente l'intestatario del contratto paga una cifra molto bassa (o non paga affatto)...sicuramente più bassa dell'inquilino della stanza sfigata. Calcolatrice alla mano, basta farsi due conti: Stanza sfigata - 350 euro Stanza Media - 400 euro affitto totale - 800/1000 euro (e se l'affitto è più alto, state sicuri che anche i prezzi delle stanze saranno proporzionalmente tutti più alti). Quanto rimane da pagare per la stanza grande ? dai 0 ai 250 euro. Non male, no ? e pensate che molto spesso, con un contratto di affitto antico, c'è gente che riesce pure a guadagnarci qualcosa. Affittare tutto l'appartamento è conveniente, ma comporta tutta una serie di responsabilità ed esborsi iniziali (avallo, fianza, spese di agenzia etc. etc.) che non tutti hanno voglia/possibilità di caricarsi.
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